Brasil tropeça contra a Venezuela e perde liderança nas Eliminatórias da Copa de 2026

Il Brasile inciampa contro il Venezuela e perde il primato nelle qualificazioni ai Mondiali 2026

 

 

 

 

 

L'allenatore ad interim della Nazionale brasiliana di calcio maschile ha minimizzato la battuta d'arresto della squadra, che giovedì sera (12) ha pareggiato per 1-1 contro il Venezuela, nel terzo turno delle qualificazioni sudamericane per la Coppa del Mondo 2026 negli Stati Uniti, Canada e Messico. Il risultato ha fatto scendere il Brasile al secondo posto nelle qualificazioni, come non accadeva da 29 turni. La squadra ha accumulato sette punti, con due vittorie (Bolivia e Perù) e un pareggio. L'Argentina è in testa alla classifica con nove punti dopo tre vittorie consecutive, l'ultima delle quali contro l'Ecuador per 1-0, sempre giovedì (12).

"Non credo che la squadra abbia giocato male. Abbiamo creato occasioni per segnare il secondo, il terzo e il quarto gol. E non ci siamo riusciti. E abbiamo concesso contropiedi che non avremmo dovuto. Nel gol del Venezuela, in particolare, non abbiamo fatto quello che non dovevamo fare. Avremmo potuto regolare la nostra marcatura e non dare al giocatore la possibilità di concludere. Non credo che la squadra abbia disputato una brutta partita", ha dichiarato il tecnico nella conferenza stampa post-partita all'Arena Pantanal di Cuiabá.

L'ultima volta che il Brasile non ha superato le qualificazioni è stato durante il secondo mandato dell'ex allenatore Dunga, dal luglio 2014 al giugno 2016. Alla fine di quel periodo, la squadra era sesta in classifica, fuori dalla zona di qualificazione per i Mondiali di Russia 2018. Dunga è stato licenziato e sostituito dall'allenatore Tite. Il Brasile ha ottenuto quattro vittorie consecutive, ha riconquistato la testa della classifica e l'ha mantenuta fino a ieri sera.

La competizione per un posto nella prossima Coppa del Mondo è molto diversa rispetto a sette anni fa. Con l'aumento del numero di squadre partecipanti al torneo - saranno 48 - il numero totale di posti diretti è passato da quattro a sei, oltre alla possibilità di un ulteriore posto negli spareggi. Oltre al Brasile, altri nove Paesi cercano di qualificarsi alle qualificazioni: Argentina, Bolivia, Cile, Colombia, Ecuador, Paraguay, Perù, Uruguay e Venezuela.

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La prossima partita della squadra è martedì (17) contro l'Uruguay a Montevideo. La partita, valida per il quarto turno - per un totale di 18 turni, con gare di andata e ritorno - è in programma alle 21 (ora di Brasilia) allo stadio Centenario. In caso di vittoria, il Brasile potrà tornare in testa alla classifica, a patto che l'Argentina non batta il Perù nella stessa giornata.

"Non possiamo fare previsioni. Dobbiamo essere preparati a tutte le possibilità. L'Uruguay, per lo stile di gioco che l'allenatore ama imporre, tende ad essere più aggressivo e a pressare più in alto. Cerchiamo di fare la partita con loro. È solo un pronostico, ma non sappiamo cosa succederà in partita", ha detto il tecnico, che a luglio ha assunto la guida della Nazionale ad interim fino all'arrivo dell'allenatore italiano Carlo Ancelotti, il cui contratto con il Real Madrid scade nel luglio 2024.

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